Sant’Elia Profeta
L’Ordine carmelitano, sorto nell’eremo al Carmelo, lungo il corso dei secoli ha sempre conservato l’amore alla solitudine e l’ha custodita, pur nella varietà delle circostanze, mantenendo lo spirito col quale i nostri padri si sono ritirati al Carmelo per meditare la legge del Signore e vegliare nell’orazione, prendendo a modello Elia profeta, il mistico che coltiva la sete verso Dio e impara a leggere i segni della sua presenza nella storia.
L’Ordine carmelitano celebra la sua solennità il 20 luglio
San Paolo Apostolo
La Regola carmelitana, attinge a piene mani dalle Lettere dell'Apostolo delle genti.
Sant’Alberto di Gerusalemme
Nasce in provincia di Parma in una famiglia nobile di origine francese. Diviene canonico, poi Vescovo, ma soprattutto è ovunque un mediatore di pace. Prima tra le città di Pavia e Milano, poi tra Parma e Piacenza e poi, in Terra santa, tra le diverse confessioni cristiane presenti e tra queste e il mondo islamico.
Alberto viene nominato Patriarca di Gerusalemme nel 1205 da Papa Innocenzo III. In Palestina non risiede a Gerusalemme - perché conquistata dal sultano Saladino - ma a San Giovanni d'Acri. Ed è proprio quando si trova qui che la sua storia si intreccia con quella dei carmelitani: un gruppo di eremiti, forse crociati o pellegrini provenienti dall’Europa, stabiliti sul Monte Carmelo, luogo conosciuto per la figura del profeta Elia che proprio qui aveva sfidato i 450 profeti di Baal.
Gli eremiti del monte Carmelo, tra il 1206 e il 1214, chiedono ad Alberto di scrivere per loro una "norma di vita" (formula vitae).
Non sappiamo la data esatta, ma certamente in quegli anni, perché Alberto arriva in Terra santa nel 1206 e viene ucciso il 14 settembre 1214 - nel giorno dell’Esaltazione della Croce - pugnalato a morte durante la processione da un religioso che egli aveva rimosso dall'incarico per cattiva condotta.
La sua festa si celebra il 17 settembre.
Sant’Angelo di Sicilia o di Gerusalemme
Angelo è annoverato tra i primi Carmelitani che dal monte Carmelo tornarono in Sicilia dove, secondo le fonti tradizionali, muore a Licata per mano di uomini empi, nella prima metà del XIII secolo. Secondo la tradizione, negli anni che precedettero immediatamente il suo martirio, dalla Palestina si reca in Occidente per sollecitare l’approvazione della Regola carmelitana al Papa Onorio III a Roma che avverrà nel 1226.
Secondo la tradizione, predica in varie parti della Campania e della Puglia, fondando diversi conventi che in seguito avrebbero accolto alcuni tra i Carmelitani che trasmigrarono in Europa, considerata la loro difficile situazione sul Monte Carmelo a causa delle crociate.
Venerato come martire, ben presto sul luogo del martirio venne edificata una chiesa e deposto il suo corpo. Nel 1662 le reliquie furono traslate nella nuova chiesa, edificata nello stesso luogo in seguito alla liberazione della città dalla peste (1625) per intercessione del Santo.
Il culto di Sant'Angelo si è diffuso in tutto l'Ordine e anche tra il popolo. Egli e Sant'Alberto di Trapani sono considerati "i padri" dell'Ordine, per essere stati i primi due santi che ebbero culto nell'Ordine, e per questo molte volte vengono raffigurati nell'iconografia medievale accanto alla Vergine Maria o in ginocchio davanti ad essa. La sua festa si celebra il 5 maggio
San Pier Tommaso
Nasce in Francia nel 1305 circa. A vent'anni entra nell'Ordine del Carmelo. Esercita l'ufficio di Procuratore Generale dell'Ordine presso la Curia papale ad Avignone e quello di predicatore apostolico; è nominato nel 1354 vescovo di Patti e Lipari. Svolge le funzioni di legato pontificio presso re e imperatori del tempo per consolidare la pace e promuovere l'unione con le Chiese Orientali.
Viene trasferito ad altre sedi: Corone (Peloponneso) anche con l'incarico di legato pontificio in Oriente (1363) ed infine Costantinopoli (1364) come patriarca latino. I suoi sforzi per l'unità della Chiesa fanno di questo santo nel secolo XIV un precursore dell'ecumenismo. Morì in Famagosta (Cipro) nel 1366.
I carmelitani celebrano la sua festa l’8 gennaio; a Patti, il 19 gennaio, all’interno della settimana di preghiera per l’Unità dei cristiani
Santa Teresa di Gesù,
Teresa d’Ávila
Teresa Sánchez de Cepeda y Ahumada nasce ad Ávila nel 1515. A 12 anni rimane orfana e chiede alla Vergine Santissima che le faccia da madre.
Il 2 novembre 1536 veste l’abito religioso carmelitano e assume il nome di Teresa di Gesù. Alcuni mesi dopo, una grave malattia la costringe a lasciare il monastero. Nel 1540 Teresa, rientra in comunità; segue un periodo difficile e oscuro della sua vita che durerà più di dodici anni. Quando Teresa ha quasi quarant’anni, vive un momento forte di conversione davanti ad una raffigurazione del Cristo piagato: è l’inizio di una intensa vita spirituale.
Il 24 agosto 1562, fonda il primo Monastero riformato. Nel 1567, il Generale dell'ordine, Giovanni Battista Rossi, incontra Teresa a San José e le concede la facoltà per fondare nuovi monasteri solo in Castiglia. Purtroppo, per l’ansia di fondare, per mandato dei visitatori domenicani e poi del giovanissimo p. Gracián, Teresa non obbedirà del tutto all’indicazione ricevuta e da qui scaturiranno per tutti problemi senza fine.
Durante la sua vita fondò 17 Monasteri di monache e 13 Conventi di frati. In questi intensi anni, scrive anche diverse opere di grande edificazione spirituale. Il 4 ottobre 1582 muore “figlia della Chiesa”. Ha 67 anni. Proprio in quel giorno papa Gregorio XIII riforma il calendario giuliano, per cui al 4 ottobre segue il 15. È stata beatificata nel 1614, dichiarata santa nel 1622, insieme ad Ignazio di Loyola, Francesco Saverio, Filippo Neri e Isidoro di Madrid. Nel 1970, Paolo VI la proclama, prima tra le donne, Dottore della Chiesa. La sua festa si celebra il 15 ottobre.
Santa Maria Maddalena
del Verbo incarnato
Caterina De' Pazzi nasce nella città di Firenze il 2 d'aprile 1566.
Il 25 marzo 1576, riceve per la prima volta la S. Comunione e il 19 aprile fa a Dio il voto di perpetua verginità. Nel 1578, ebbe la prima estasi.
Nel 1582 entra nel monastero delle Carmelitane di S. Maria degli Angeli. Sceglie questo monastero, aiutata anche dal fatto che le Carmelitane, per concessione eccezionale, possono ogni giorno accostarsi alla S. Comunione.
La sua vita è un susseguirsi di visioni, estasi, altri fenomeni mistici, penitenze e tribolazioni. La sera del 24 marzo 1585, vigilia dell'Annunciazione, le vengono scritte nel cuore, da S. Agostino, le parole «Verbum caro factum est». Il 15 aprile le sono impresse per sempre nell'anima le stimmate invisibili; il 23 aprile riceve da Gesù l'anello, sigillo del suo mistico sposalizio con lui. Nella festa della Santissima Trinità del 1585, inizia la grande prova, da lei stessa chiamata «lago de' leoni», che durerà cinque anni.
Il 13 maggio 1607 Maria Maddalena riceve l'Estrema Unzione; alle ore otto del venerdì 25 maggio entra in agonia e alle 14 muore.
La sua festa si celebra il 25 maggio.
Santa Teresa
di Gesù bambino del Volto santo
Thérèse Françoise Marie Martin nasce ad Alençon il 2 gennaio 1873 da genitori molto credenti, “degni più del cielo che della terra”, come li definiva lei stessa. Quando ha quattro anni, muore la madre e la famiglia si trasferisce a Lisieux.
Il giorno di Natale del 1886, vive un momento di Grazia importante; il 9 aprile 1888, Solennità dell’Annunciazione, entra al Carmelo di Lisieux a soli 15 anni.
Il giorno della SS. Trinità del 1895, si offre all’Amore misericordioso; il Venerdì santo del 1896 Teresa ha un’emottisi, sintomo della tubercolosi e pochi giorni dopo entra “nelle tenebre più fitte”, nella prova della fede che durerà fino alla sua morte. Muore il 30 settembre 1897.
Beatificata nel 1923, canonizzata nel 1925, dichiarata Patrona delle missioni nel 1927 e Dottore della Chiesa nel 1997.
La sua festa si celebra il 1° ottobre.
Santa Teresa Benedetta della Croce
(Edith Stein)
Nasce a Breslavia da famiglia ebraica il 12 ottobre 1891, festa dell’Espiazione (Yom Kippur); a 13 anni abbandona gli studi e la fede ebraica. Scopre le opere di Husserl e si entusiasma per il metodo fenomenologico. Scrive una tesi dottorale dal titolo: Il problema dell’empatia.
“Fu il mio primo incontro con la croce, la mia prima esperienza della forza divina che dalla croce emana e si comunica a quelli che l’abbracciano… Cristo si levò raggiante al mio sguardo: Cristo nel mistero della sua croce”. Dopo una crisi profonda, nel 1921 legge la Vita di Teresa d’Avila, che le apre l’orizzonte di senso che cercava: “Sì, esiste un’autentica esperienza: Questa è la verità”. Riceve il battesimo il primo gennaio 1922
Edith entra al Carmelo di Köln – Lindenthal a 42 anni: “…il nostro compito è stare davanti a Dio per tutti”. Costretta a lasciare il Monastero di Köln per le sue origini ebraiche, si trasferisce a Echt, in Olanda. Viene arrestata, mormorando alla sorella: “Vieni, andiamo per il nostro popolo!”. Muore nella camera a gas il 9 agosto 1942.
Nel 1987 viene proclamata Beata; è canonizzata da s. Giovanni Paolo II l’11 ottobre 1998. Nel 1999 viene dichiarata, con S. Brigida di Svezia e S. Caterina da Siena, Compatrona d’Europa.
La sua festa si celebra il 9 agosto.
San Titus
Anno Sjoerd Brandsma nasce nei Paesi Bassi, il 23 febbraio 1881.
Entrato nell’Ordine Carmelitano col nome di Tito, diviene professore di filosofia. Nel suo Paese, padre Tito è uno dei primi avversari della dittatura nazista: rifuggendo ogni compromesso, si esprime a chiare lettere contro la persecuzione degli ebrei. La Gestapo lo arresta il 19 gennaio 1942 nel convento di Nimega. Per quanto gravemente ammalato, il 13 giugno viene deportato a Dachau. In un rapporto inviato a Berlino dalla Gestapo si legge: «Il professor Brandsma deve essere considerato un nemico della causa nazionalsocialista. Si tratta di un uomo molto pericoloso».
Ricoverato nell’infermeria del campo, fino all’ultimo prega per i suoi carnefici. Viene ucciso con un’iniezione di acido fenico il 26 luglio 1942.
E’ stato beatificato il 3 novembre 1985 da san Giovanni Paolo II e canonizzato da papa Francesco il 15 maggio 2022.
Nel calendario dell’Ordine Carmelitano, la sua memoria ricorre il 27 luglio.